Si sblocca il credito di imposta per il turismo digitale. L’agevolazione, introdotta dal D.L. Art-bonus, diventa pienamente operativa grazie al decreto attuativo firmato dal Ministro dei beni culturali e del turismo ed il Ministro dell’economia e delle finanze. Il bonus fiscale, valido per il triennio 2014-2016, compete nella misura del 30% e fino ad un massimo di 12.500 euro. Per richiedere il tax credit occorrerà presentare domanda al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, secondo modalità telematiche da definirsi.
Chi può accedere al credito?
Il documento specifica che potranno richiedere il credito:
Il credito di imposta richiesto può andare a coprire gli anni 2014, 2015 e 2016 e “l’importo totale delle spese eleggibili è, in ogni caso, limitato alla somma di 41.666 euro per ciascun soggetto ammesso al beneficio, che, di conseguenza, potrà usufruire di un credito d’imposta complessivo massimo pari a 12.500 euro.” Questo significa che se anche spendeste 100.000 euro in servizi che rientrano nelle categorie per cui fare richiesta di rimborso, solo per una quota di 41.666 euro potrete avanzare la richiesta.
Il tutto è alternativo e non cumulabile con altri sgravi fiscali.
Quali interventi rientrano nel decreto?
Le spese di digitalizzazione eleggibili per richiedere il credito di imposta sono molte e riguardano non solo, come molti pensano, la creazione di nuovi siti o portali.
Ad esempio, un’ottima novità riguarda il fatto che il credito si applica anche alla formazione: una bella occasione per investire su di voi e sui vostri dipendenti per migliorare il servizio ai clienti.
Ovviamente tutto ciò deve essere dimostrare attraverso documentazione legale regolarmente presentata dal commercialista o altro soggetto equivalente.
Chi ha sostenuto spese nel 2014, può già fare domanda per il credito di impostaLe domande per ricevere il credito di imposta vanno effettuate tra il 1° gennaio e 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono state effettuate le spese.
Già quest’anno potreste richiederlo per le spese sostenute nel 2014. Infatti, anche se la modalità di inoltro della richiesta per via telematica deve ancora essere definita dal Ministero, la scadenza per fare domanda quest’anno è spostata a ulteriori 60 giorni successivi alla definizione di queste modalità.
Quali sono i limiti del credito di imposta?
È specificato ovviamente che il Ministero dovrà verificare l’ammissibilità della richiesta, non solo in base alle caratteristiche della richiesta stessa, ma anche alle risorse disponili, che hanno un tetto massimo di 15 milioni di euro
A seconda delle risorse, il credito spetterà alle strutture in base all’ordine cronologico delle richieste.
Se la richiesta è ammessa, entro sessanta giorni vi verrà comunicata ufficialmente la cifra esatta del credito spettante.
Chi può accedere al credito?
Il documento specifica che potranno richiedere il credito:
- Strutture alberghiere con almeno 7 camere (alberghi, villaggio alberghi, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, condhotel, marina resort)
- Strutture extralberghiere (affittacamere, ostelli, case e appartamenti per vacanza, residence, case per ferie, bed and breakfast, rifugi montani )
- Esercizi ricettivi aggregati con servizi extraricettivi o ancillari
- Agenzie di viaggio e tour operator
Il credito di imposta richiesto può andare a coprire gli anni 2014, 2015 e 2016 e “l’importo totale delle spese eleggibili è, in ogni caso, limitato alla somma di 41.666 euro per ciascun soggetto ammesso al beneficio, che, di conseguenza, potrà usufruire di un credito d’imposta complessivo massimo pari a 12.500 euro.” Questo significa che se anche spendeste 100.000 euro in servizi che rientrano nelle categorie per cui fare richiesta di rimborso, solo per una quota di 41.666 euro potrete avanzare la richiesta.
Il tutto è alternativo e non cumulabile con altri sgravi fiscali.
Quali interventi rientrano nel decreto?
Le spese di digitalizzazione eleggibili per richiedere il credito di imposta sono molte e riguardano non solo, come molti pensano, la creazione di nuovi siti o portali.
Ad esempio, un’ottima novità riguarda il fatto che il credito si applica anche alla formazione: una bella occasione per investire su di voi e sui vostri dipendenti per migliorare il servizio ai clienti.
- Impianti Wi-Fi per fornire la connessione veloce gratuita ai propri clienti: acquisto e installazione modem/router; dotazione hardware per la ricezione del servizio mobile (antenne, parabole, ripetitori)
- Siti web ottimizzati per il mobile: acquisto di software e applicazioni
- Programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti, purché in grado di garantire gli standard di interoperabilità necessari all’integrazione con siti e portali di promozione pubblici e privati: acquisto server e storage.
- Spese per spazi e pubblicità per la promozione e la commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici: fornitura di spazi web e pubblicità online
- Servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale: contratto di fornitura di prestazioni e servizi
- Strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative per l’inclusione e l’ospitalità delle persone disabili: prestazioni e servizi; acquisto di software
- Formazione del titolare o del personale: docenza e tutoraggio
Ovviamente tutto ciò deve essere dimostrare attraverso documentazione legale regolarmente presentata dal commercialista o altro soggetto equivalente.
Chi ha sostenuto spese nel 2014, può già fare domanda per il credito di impostaLe domande per ricevere il credito di imposta vanno effettuate tra il 1° gennaio e 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono state effettuate le spese.
Già quest’anno potreste richiederlo per le spese sostenute nel 2014. Infatti, anche se la modalità di inoltro della richiesta per via telematica deve ancora essere definita dal Ministero, la scadenza per fare domanda quest’anno è spostata a ulteriori 60 giorni successivi alla definizione di queste modalità.
Quali sono i limiti del credito di imposta?
È specificato ovviamente che il Ministero dovrà verificare l’ammissibilità della richiesta, non solo in base alle caratteristiche della richiesta stessa, ma anche alle risorse disponili, che hanno un tetto massimo di 15 milioni di euro
A seconda delle risorse, il credito spetterà alle strutture in base all’ordine cronologico delle richieste.
Se la richiesta è ammessa, entro sessanta giorni vi verrà comunicata ufficialmente la cifra esatta del credito spettante.
decreto_attuativo_digitalizzazione.pdf |